Back to the Med. Passiamo lo Stretto
Eccoci, finalmente.
Dopo giorni di Oceano e tante miglia navigate, siamo pronti ad attraversare le Colonne d’Ercole.
Partiti da Portimáo, nel sud del Portogallo, facciamo rotta sud-est, verso Cadiz e poi giù ancora, scivolando lungo la costa atlantica spagnola.
La nostra destinazione è l’Italia ma per arrivare dobbiamo prima oltrepassare una porta sacra, quella che anticamente era considerato il confine della conoscenza. Oltre questa, l’ignoto.
Lo Stretto di Gibilterra, un tratto di mare di poche miglia che divide due continenti e unisce due mari. I primi si fronteggiano, i secondi si mescolano e diventato una cosa sola, dove il qua e là esiste solo tracciato sulle carte.
Devo ammettere che di tutto il viaggio forse questa è la pietra miliare. Varcare le Colonne d’Ercole è come attraversare il tempo, entrare nella storia e viverla.
Abbiamo tante miglia ancora da solcare per giungere alla meta, ma navigare non significa arrivare, più assaporare del viaggio, e questo momento, mettendo la prua ad Est e scivolando lenti nel passato, rappresenta qualcosa che accompagnerà per sempre il mio cammino.
Entriamo in Mediterraneo.