Giorno 3, pit-stop a Lanzarote
Passare 36 ore in lavatrice non è una cosa che raccomanderei di cuore, decidiamo quindi di fare sosta a Lanzarote per la notte e riprendere domani: una buona doccia, un pasto caldo e un letto fermo sono quello che ci vuole.
Attraversato il canale che divide Fuerteventura da Lanzarote ormai con le stelle a illuminare l’acqua, ci dirigiamo al Marina Rubicon, il primo porto sulla nostra rotta, nel sud dell’isola.
Sono le 20:00 UTC e non conosciamo i piani del porto, è buio e una luce fissa a terra, proprio verso la nostra prua, ci limita di molto nello scegliere l’approccio.
Ci rendiamo subito conto che l’ingresso non è proprio un’autostrada, e che per entrare dobbiamo poggiare a sinistra per poi virare decisi a dritta.
Con il motore al minimo e un uomo a prua, ci dirigiamo verso il molo transito.
Ormai sono quasi le 21:00, gli uffici del porto sono chiusi e faremo i documenti di ingresso domattina. Per il momento è un sollievo potersi rollare una sigaretta in piedi, senza il rischio di un tuffo nell’Oceano.